A GIFFONI 2024 IL PREMIO OSCAR JONATHAN WANG INCANTA I GIOVANI: "PUNTATE A UNA BUONA STORIA, NON AL SUCCESSO"

È stato un incontro costruttivo e ricco di emozioni e passione per il mondo del cinema quello che ha visto protagonista, al Giffoni Film Festival, il premio Oscar Jonathan Wang e circa 200 ragazzi che sognano di vivere facendo film. Wang, che ha ricevuto dal fondatore Claudio Gubitosi anche il prestigioso Francois Truffaut Award, ha tenuto una lection magistralis emozionando la platea. Tanti gli argomenti trattati dal produttore che può vantare, tra i suoi lavori più noti, anche Everything Everywhere All at Once, vincitore del Premio Oscar per il Miglior Film nl 2023. Dagli ingredienti per confezionare un film che emozioni, alla gentilezza, sempre necessaria - a suo dire - per fare un mestiere come il suo, fino alle logiche del business che spesso oscurano la vera funzione del cinema: distrarre e far evadere gli spettatori.

La lezione di Jonathan Wang a Giffoni

La carriera di Wang ha avuto alti e bassi ed è iniziata con la produzione di video musicali. Ha prodotto, infatti, numerose clip pluripremiate, inclusi progetti per Bob Dylan, Beyoncé e Jay-Z. Wang e, da ex musicista, ha parlato degli ingredienti perfetti per la buona riuscita di un film, tra cui c'è certamente la scelta di una buona colonna sonora. "È come preparare un pasto perfetto con gli ingredienti giusti", ha dichiarato. Il produttore è poi passato ai lungometraggi nel 2015 con il suo debutto Swiss Army Man, presentato in anteprima al Sundance 2016 e vinto l'U.S. Dramatic Directing Award. Il momento della folgorazione, però, è arrivato grazie alla collborazione con i Daniels in Everything Everywhere All At Once. "Non serve fare tutto da soli quanto lavorare con persone affini. Ho iniziato imparando da loro e loro da me e abbiamo imparato a nostra volta a girare scene senza la necessità di utilizzare dialoghi", ha raccontato.

L'importanza della gentilezza e del fallimento

Inevitabile, poi, affrontare un argomento spinoso come quello del rapporto business/qualità dei film. "Molti film non sono buoni film perché il focus è sul pubblico quindi l’occhio non punta sulla qualità, ma sui numeri. Ma i giovani sono in grado da soli di riconoscere cosa sia cool", ha detto Wang ai ragazzi in sala. Lui, da parte sua, ha la fama di essere un produttore audace e versatile che sceglie sempre prodotti fuori dagli schemi non guardando, necessariamente, all'aspetto economico. "La maggior parte dei produttori dimentica stupidamente il motivo per cui andiamo al cinema: distrarci, evadere e non per arricchire le loro tasche", ha detto senza troppi giri di parole. Ma come riuscire a individuare un film potenzialmente di successo? "Quando scelgo un lavoro penso al cambiamento che vorrei nel mondo, alle emozioni che suscita. Il segreto in questo mestiere è mantenere sempre un certo equilibrio. Bisogna essere, comunque, gentili" ha risposto Wang. La gentilezza, dunque, è una dote che secondo lui è importantissima in un mondo in cui si deve comunque mettere in conto il fallimento.

A Giffoni il Premio Oscar ha incontrato, in particolare, ragazzi che studiano per diventare produttori, teenager che si approcciano all’industria cinematografica: “Se avessi la vostra età e dovessi decidere di fare un film in questo momento penserei a non fare un prodotto di successo, ma punterei a raccontare bene una storia, facendo un passo alla volta", è stato il suo consiglio. Meglio non perdersi, a suo dire, nel mare magnum della "finanza di Hollywood" ma piuttosto "mai perdere di vista cosa si desidera e perché". E non importa se, le prime volte, si cade. L'invito di Wang è non dimenticare il proprio ikigai (parola giapponese che indica ciò che rende la vita degna di essere vissuta). "Il fallimento accade, ma ci rende più forti e ci migliora, bisogna semplicemente attraversarlo e reindirizzarci verso ció che amiamo davvero", ha concluso.

2024-07-26T15:50:17Z dg43tfdfdgfd