CINQUANT’ANNI FA USCIVA AL CINEMA FANTOZZI, L’ALTER-EGO TRAGICOMICO DI PAOLO VILLAGGIO

Cinquant’anni fa, il 27 marzo 1975, il pubblico italiano assisteva per la prima volta sul grande schermo alle disavventure di Ugo Fantozzi, il celebre ragioniere goffo e perseguitato dalla sfortuna, interpretato e creato da Paolo Villaggio. Il personaggio, diventato un’icona della comicità e della critica sociale, nacque ben prima del cinema, prendendo forma attraverso racconti e sketch che attingevano dall’esperienza lavorativa dell’attore e scrittore genovese.

Fantozzi esordì nel 1968 sulle pagine del settimanale L’Espresso, attraverso racconti umoristici scritti dallo stesso Villaggio. Il successo fu immediato e portò alla pubblicazione del primo libro, Fantozzi, nel 1971, seguito da Il secondo tragico libro di Fantozzi nel 1974. I volumi vendettero centinaia di migliaia di copie, segnando l’inizio di un fenomeno culturale.

Il protagonista era ispirato a reali esperienze lavorative di Villaggio presso la Cosider, un’azienda genovese, e ai racconti dei colleghi impiegati. La satira pungente metteva in luce la condizione alienante della classe impiegatizia, schiacciata da gerarchie opprimenti e da un’esistenza fatta di frustrazioni e piccole tragedie quotidiane.

Il successo editoriale portò alla trasposizione cinematografica, con la regia di Luciano Salce e la sceneggiatura dello stesso Villaggio. Il film Fantozzi (1975) fu un trionfo e consolidò il personaggio nell’immaginario collettivo. Seguì una lunga serie di sequel, tra cui Il secondo tragico Fantozzi (1976), quello della celebre Corazzata Potemkin (forse il più bello della serie) e Fantozzi contro tutti (1980), dove il povero impiegato correva la famigerata Coppa Cobram, disputata davvero a Desenzano.

Via via altri film meno efficaci, diretti tutti, tranne l’ultimo, da Neri Parenti:

  • Fantozzi subisce ancora,  (1983)
  • Superfantozzi (1986)
  • Fantozzi va in pensione  (1988)
  • Fantozzi alla riscossa  (1990)
  • Fantozzi in paradiso (1993)
  • Fantozzi – Il ritorno (1996)
  • Fantozzi 2000 – La clonazione, regia di Domenico Saverni (1999)

Il personaggio di Fantozzi era una maschera tragicomica unica. Servile con i superiori, umiliato dai colleghi (anche dall’amata signorina Silvani), goffo nelle situazioni quotidiane, sempre alle prese con eventi che rasentavano l’assurdo. Il suo linguaggio, con espressioni come “megadirettore galattico” (omaggiato nella sede della Regione Lazio), “una cagata pazzesca” e “com’è umano lei”, entrò nel parlato comune, diventando parte della cultura pop italiana. Così come il rito della frittatona con cipolla e rutto libero.

Per celebrare i 50 anni, questa sera al cinema Barberini di Roma ci sarà la proiezione speciale del film con tanti ospiti. Tra gli altri, Elisabetta Villaggio (figlia di Paolo), Emanuele Salce (figlio del regista e sceneggiatore del film Luciano Salce), Plinio Fernando (interprete di Mariangela, la figlia di Fantozzi) e Fabio Frizzi (autore della leggendaria colonna sonora).

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2025-03-27T07:03:12Z