ESTETICA SURREALE: 7 FILM D'AUTORE DA NON PERDERE PER UN VIAGGIO VISIVO INDIMENTICABILE

Benvenuti nel mondo della bellezza cinematografica, dove ogni fotogramma è una tela su cui dipingere emozioni e storie attraverso l'estetica senza tempo del cinema. In un viaggio attraverso la storia cinematografica del surreale ci immergeremo in un viaggio visivo, una selezione di film che sono veri e propri capolavori dell'estetica. Dall'impeccabile design dei costumi alle meravigliose riprese cinematografiche, ogni pellicola selezionata offre un'esperienza visiva straordinaria, un invito a perdersi nel piacere puro di ammirare la bellezza in movimento. Preparatevi a essere trasportati in mondi incantati, dove ogni scena è un'opera d'arte e ogni set un'icona di stile e creatività. 

I 10 film più belli che sono usciti al cinema nel 2023: ecco quali sono

Film aesthetic: 7 film da non perdere

Questa è una proposta di film che si distinguono per la loro audace sperimentazione narrativa e visiva, rompendo le convenzioni cinematografiche e spingendo il pubblico a esplorare nuove prospettive. Affrontano argomenti controversi con coraggio, sfidando i tabù e invitando gli spettatori a riflettere su questioni sociali, politiche e personali. Con una varietà di stili visivi straordinari, dai colori vivaci di Daisies all'atmosfera gotica di Hellraiser, ogni film offre uno spettacolo coinvolgente e una narrazione visiva memorabile. La loro forte presenza estetica contribuisce a definire l'identità visiva di ciascun film, rendendoli distintivi nel panorama cinematografico contemporaneo.

Daisies (in italiano: “Le Margheritine”) è un film cecoslovacco del 1966, scritto e diretto da Věra Chytilová. Questo capolavoro del cinema surreale è considerato una pietra miliare del movimento della Nová vlna. La trama segue due giovani donne, entrambe di nome Marie, che si ribellano contro una società decadente e oppressiva, attaccando i simboli della ricchezza e della cultura borghese12. L’estetica di Daisies è un tripudio di fiori, colori vivaci e scene stravaganti. Le protagoniste indossano abiti sgargianti e si immergono in giochi visivi, creando un mondo onirico e ribelle. Questo stile influenzò il movimento hippy e continua a plasmare le tendenze contemporanee come il coquette e il cottagecore. Lana Del Rey, celebre artista, ha anch’essa tratto ispirazione da questa estetica floreale e ribelle, trasmettendo un senso di libertà e anticonformismo attraverso la sua musica e immagine.

Kamikaze Girls (in giapponese: “Shimotsuma Monogatari: Yankī-chan to Rorīta-chan”, che significa “Storia di Shimotsuma: Ragazza Yankī e Ragazza Lolita”) è un film giapponese del 2004, diretto da Tetsuya Nakashima. Basato su una light novel scritta da Novala Takemoto, il film racconta l’insolita amicizia tra due studentesse: Momoko Ryugasaki, una ragazza Lolita, e Ichigo “Ichiko” Shirayuri, una yankī (delinquente giovanile) con uno stile di vita ribelle. L’estetica di Kamikaze Girls è un esplosione di colori, fantasia e originalità. La protagonista, Momoko, indossa abiti Lolita dai dettagli elaborati, mentre Ichigo sfoggia un look yankī con giacche da motociclista e tatuaggi. Questo mix di stili influenzò la cultura kawaii e pop in Giappone e oltre.

Party Monster: The Shockumentary è un documentario del 1998 che racconta l’ascesa del fenomeno dei “club kid” a New York City. Il film si concentra principalmente sulla vita di Michael Alig. La pellicola, diretta da Fenton Bailey e Randy Barbato, combina interviste con Alig dal carcere, testimonianze di altri club kid come James St. James e Michael Musto, commenti della madre di Alig e materiale d’archivio proveniente da varie feste. Il documentario si basa in parte sulle memorie di James St. James, intitolate Disco Bloodbath: A Fabulous but True Tale of Murder in Clubland (1999). Inoltre, sia il libro che il film hanno ispirato la realizzazione del lungometraggio del 2003, anch’esso intitolato Party Monster.

Hellraiser è un film del 1987 diretto da Clive Barker. Tratto dal breve romanzo dell’orrore Schiavi dell’inferno dello stesso Barker, il film segna il suo debutto alla regia. È il primo capitolo della saga di Hellraiser, composta da dieci sequel e un remake. La trama ruota attorno a una misteriosa scatola rompicapo cubica che evoca i Cenobiti, esseri sadomasochisti provenienti da un’altra dimensione. Questi esseri non distinguono tra estremo dolore ed estremo piacere. L’estetica di Hellraiser è intrisa di elementi punk e goth, che hanno influenzato il cinema e la moda fino ai giorni nostri. L’abbigliamento oscuro, il trucco drammatico e l’atmosfera gotica sono diventati parte integrante della cultura di massa. La ribellione, l’individualità e il coraggio di sfidare le convenzioni sono temi centrali, proprio come nel movimento punk e goth.

Eva contro Eva (conosciuto anche come “All About Eve”) è un film del 1950 diretto da Joseph L. Mankiewicz e ispirato al racconto The Wisdom of Eve di Mary Orr. Questo capolavoro cinematografico è l’unico film ad aver ricevuto ben quattro candidature agli Oscar per le interpretazioni femminili. Le due protagoniste, Bette Davis e Anne Baxter, sono state nominate per l’Oscar alla migliore attrice, mentre Celeste Holm e Thelma Ritter sono state nominate per l’Oscar alla migliore attrice non protagonista. Paradossalmente, a vincere un premio fu solo George Sanders, come migliore attore non protagonista.

La morte ti fa bella  è del 1992 diretto da Robert Zemeckis. Questa commedia nera è soprattutto ricordata per la sua trama grottesca e gli effetti speciali straordinari, che le valsero l’Oscar ai migliori effetti speciali nel 1993. La trama ruota attorno a Madeline Ashton (Maryl Streep), un’attrice di scarsa fama, e alla sua rivale, Helen Sharp (Goldie Hawn), un’aspirante scrittrice. Entrambe sono ossessionate dall’eterna giovinezza e dalla bellezza. Quando Madeline scopre un elisir della vita eterna, la competizione tra le due donne raggiunge livelli surreali. Entrambe bevono l’elisir, ma la loro immortalità ha un prezzo: i loro corpi diventano sempre più deteriorati e cadenti. L’estetica di La morte ti fa bella è sfarzosa, opulente e decadente. Le protagoniste indossano abiti sontuosi, gioielli scintillanti e trucco impeccabile. Madeline e Helen incarnano l’ossessione per l’eterna giovinezza, e la loro lotta per rimanere belle e attraenti è sia comica che inquietante.

Metropolis, diretto da Fritz Lang nel 1927, è considerato capolavoro del cinema espressionista tedesco. È noto per la sua visionaria ambientazione futuristica e la sua forte critica sociale. È ambientato in un futuro distopico, nel 2026, ossia 100 anni dopo rispetto alla sua creazione. Il film esplora le divisioni classiste e la lotta tra le classi sociali. I ricchi industriali vivono nei grattacieli, mentre la classe proletaria lavora nel sottosuolo. L’estetica di Metropolis è futurista. Al centro del film c’è l’inventore C.A. Rotwang, che crea un robot umanoide a sua immagine e somiglianza. Il robot, chiamato Maria, diventa un’icona di bellezza e perfezione tecnologica. L’immagine di Maria, con i suoi lineamenti eleganti e meccanici, ha influenzato il concetto di cyborg e la fusione tra uomo e macchina. La città stessa, con i suoi grattacieli, ponti sospesi e macchinari futuristici, rappresenta l’estetica transumanista.

5 film d’amore da guardare su Netflix questo weekend

Tutti questi film, pur appartenendo a generi e periodi diversi, condividono un filo conduttore comune. Affrontano temi legati all'identità, alla ribellione e alla trasformazione. Ognuno di essi esplora in modo unico e distintivo il concetto di individualità. Lo fa sia attraverso l'auto-affermazione, che attraverso la ricerca di un'identità autentica in contesti spesso stravaganti o sovversivi.

2024-03-17T20:05:50Z dg43tfdfdgfd