THE NEW BOY: CATE BLANCHETT A CANNES CON UN "PICCOLO" FILM

Cate Blanchett è un'attrice esemplare. Dal 1990 a oggi ha preso parte a più di 90 progetti cinematografici e televisivi, tralasciando il teatro, sua altra grande passione. Dal 2015, con Carol, Blanchett è diventata anche una produttrice. Insomma, ama sostenere il cinema e prendersi cura dei progetti che ritiene meritevoli. Il suo coinvolgimento dipende non solo dalla possibilità che il progetto appaia valido dal punto di vista artistico, ma anche - e a volte diremmo soprattutto - dalle implicazioni politiche e etiche che l'esistenza stessa del film porterebbe con sé. The New Boy, presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2023, sembra appartenere al secondo gruppo. Si tratta di un film piccolo ma importante, sia perché racconta un pezzo di storia della sua Australia tra nativi e religione nel primo Novecento sia perché a girare c'è Warwick Thornton, cineasta di origini aborigene, già vincitore di diversi premi in carriera, da Cannes (Caméra d'or per Samson and Delilah nel 2009) a Venezia (Premio speciale della giuria per Sweet Country nel 2017). Il personaggio di Blanchett è stato scritto appositamente per lei. "Non era inizialmente nella sceneggiatura, è stato inserito quando ha deciso di partecipare al progetto", ha dichiarato il regista.

La storia è quella di un bambino aborigeno che non parla inglese e non conosce il modo di vivere occidentale, che viene portato in un orfanotrofio cattolico. Siamo in un'arida zona meridionale dell'Australia. È il 1940 e a gestire la struttura ci sono due suore. In realtà ci sarebbe anche un prete, ma è morto e per evitare che arrivi qualcuno al suo posto le donne decidono di non dirlo a nessuno. Si prenderanno cura loro di tutte le esigenze dei piccoli, compreso il nuovo per ora chiamato semplicemente "the new boy", il ragazzo nuovo. Per lui c'è tanto da imparare. Inserirsi in un gruppo di ragazzini tra i i 5 e i 10 anni non è mai facile, soprattutto se la suora principale, Sorella Eileen, stravede per te e ti tratta come preferito. Il ragazzo nuovo apprende, ma non rinnega il suo passato. Va in giro nudo, mangia con le mani, osserva gli animali intorno a sé come si farebbe con fratelli e sorelle. Del resto, fino a poco prima era così che viveva. Il suo rapporto con la terra è così intenso che sembra dargli anche dei misteriosi poteri paranormali. È un piccolo Gesù o sono allucinazioni? Quando nella cappella dell'orfanotrofio arriva la statua di un Cristo in croce il ragazzino ha la percezione che sia animato, che faccia l'occhiolino e respiri. È una richiesta d'aiuto? È un invito a convertirsi o altro ancora? Le domande rimangono aperte così come altri aspetti di una storia di cui Thornton è anche unico sceneggiatore. The New Boy parla di religione o il tutto è una metafora della forzata occidentalizzazione e relativo oblio delle origini, che i coloni imposero ai nativi australiani?

Cate Blanchett è perfetta nel ruolo della suora, sembra devota al personaggio come il personaggio lo è alla religione e alcune immagini del film, anche e soprattutto grazie alle location, sono splendide. Peccato che il racconto vada a singhiozzi, che intorno al ragazzino vengano create continue suggestioni non in grado di raccogliersi, alla fine, in qualcosa di emotivamente o razionalmente interessante, si intuisce che c'è qualcosa d'altro sotto che o non riesce a uscire o si è deciso di tenere volutamente soffocato.

2023-05-26T07:09:42Z dg43tfdfdgfd