CRITICS CHOICE, VINCE “ANORA”. DEMI MOORE E ADRIEN BRODY PREMIATI PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE

La storia della sex worker Ani, un po’ Cenerentola un po’ Pretty Woman, vince il premio come miglior film ai Critics Choice Award, i premi assegnati dai critici che è stato rinviato dopo i roghi di gennaio a Los Angeles. Anora, già Palma d’oro a Cannes, ha vinto il maggior premio ma sono altri tre film ad aver accumulato più riconoscimenti: Emilia Pérez, il musical Wicked e l’horror The substance, tutti tornati a casa con tre statuette.

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Tre premi a Emilia Pérez, senza Gascón

A meno di un mese dagli Oscar (che saranno assegnati la notte tra il 2 e il 3 marzo) la stagione dei premi prosegue tra rinvii per l’emergenza losangelina e vari incidenti tra cui quello del film del regista francese Jacques Audiard che era tra i favoriti ma che sta vivendo una crisi di popolarità dopo il caso della sua protagonista, l’attrice trans Karla Sofía Gascón i cui vecchi tweet razzisti l’hanno estromessa dalla promozione.

Il film ha vinto tre premi: milgior film non in lingua inglese, miglior attrice non protagonista Zoe Saldana (accompagnata alla premiazione dal marito italiano Marco Perego) miglior canzone El Mal scritto da Camille Dalmais. Nè l’attrice che interpreta l’avvocatessa Rita che aiuta il boss del narcotraffico Manita a cambiare genere e vita nè il regista hanno nominato Gascón nei loro discorsi di ringraziamento.

Wicked e Conclave, 11 nomination, tornano a casa con tre e due statuette

Il musical ispirato al Mago di Oz, Wicked era favorito con 11 nomination a pari merito con Conclave, il primo ha vinto tre riconoscimenti: costumi, scenografia e regia ottenuto da Jon M. Chu. mentre il thriller sull'elezione del Papa, firmato dal tedesco Edward Berger, è rimasto a quota due statuette, con il miglior ensemble di attori e la sceneggiatura originale di Peter Straughan. La nostra Isabella Rossellini, nei panni di suor Agnes, non è stata premiata. È invece italiano il montatore Marco Costa premiato per il suo lavoro nel film di Luca Guadagnino Challengers, il film sul triangolo tennista con Zendaya ha vinto anche la miglior colonna sonora firmata da Trent Reznor & Atticus Ross.

Demi Moore miglior attrice, Adrien Brody miglior attore

Come miglior attrice protagonista ha portato a casa la statuetta Demi Moore, già premiata con il Golden Globe, per la sua audace performance nel body horror The substance, che racconta la parabola della conduttrice di uno show tv di aerobica che quando capisce che sta per essere rimpiazzata decide di sottoporsi a un trattamento estremo di ringiovanimento. Il film della regista francese Coralie Fargeat ha vinto anche come miglior sceneggiatura originale e il trucco e acconciature. La vittoria di Demi Moore e il caso Gascon è un chiaro segnalo che sia l’attrice di Ghost e Soldato Jane la favorita agli Oscar per la categoria. Come Moore, anche il collega Adrien Brody ha bissato la vittoria ai Golden Globes come miglior protagonista, regalando l'unica statuetta a The Brutalist. Ha vinto di più A Real Pain: a Kieran Culkin è andato il premio come miglior attore non protagonista e al regista Jesse Eisenberg quello per la migliore commedia ex-equo con Deadpool & Wolverine della Disney/Marvel.

Shogun e Hacks migliori serie

Sul fronte delle serie tv lo show sul Giappone del Seicento Shogun si conferma il titolo più forte dell'anno tra gli show drammatici e Hacks tra le commedie. Squid Game ha sbaragliato la concorrenza tra le produzioni straniere, imponendosi anche sulle italiane La legge di Lidia Poet e L'amica geniale.

2025-02-08T11:33:02Z