ORIETTA BERTI: "LA PASSIONE CON OSVALDO? CI FACCIAMO LE COCCOLE"

"Non avrei mai intrapreso questo lavoro, no. Ero molto timida, poi, negli anni 60, non era percepito come un qualcosa di serio: fai la cantante? Ma dove vai... invece mio padre credeva molto in me e mi mandò a scuola di canto: mi aiutò nel trovare sicurezza". Alla vigilia dei suoi 80 anni, Orietta Berti si dice piena di energie e si racconta in un'intervista a Corriere della Sera:

"Mia mamma era una donna pratica, gestiva la pesa comunale. Lei non credeva in questa strada, così mi fece frequentare un corso per stilisti, visto che nelle nostre zone c’era il boom delle case di abbigliamento. Pensavo che quella sarebbe stata la mia vita, solo che dopo un anno Calabrese, non sentendo più mie notizie, si interessò e chiamò il bar del paese, perché noi non avevamo il telefono. “Perché non ti sei più fatta sentire? I provini sono andati bene”, mi disse. Gli spiegai che mamma non voleva più che facessi quel lavoro e lui il giorno dopo si fece trovare a Cavriago: la convinse a non mandarmi in fabbrica, dove nel frattempo aveva trovato un posto per me"

Poi il suo amore indissolubile con Osvaldo:

"Io e i miei amici eravamo andati con la corriera alla fiera del suo paese. L’ho visto tra le bancarelle, me l’hanno presentato e mi sembrava molto più grande di noi per i suoi modi di fare seri... aveva un soprabito alla Humphrey Bogart. Gli dissi che se voleva poteva venirmi a trovare, che gli avrei fatto un caffè. “A me non piace il caffè”, rispose. “Ma guardi che io lo faccio particolare, ci metto dentro il cioccolato”. “Ma a me non piace neanche il cioccolato”. Come è antipatico, avevo pensato. Solo che qualche giorno dopo venne a trovarmi e mi portò anche un pezzo di formaggio. A mia nonna questa cosa fece simpatia ma poco dopo mi chiamò in bagno e mi disse di non dargli troppa corda perché era molto magro: “Mi sa che non è sano”".

La passione?

"Nel mio caso non direi passione, ma amore, tenerezza, coccole... ognuno vive l’età alla sua maniera. Quando ho fatto la serie Quelle brave ragazze, Sandra Milo mi raccontava della sua vita molto piena di amori, meravigliandosi che io avessi avuto un solo uomo. “Che peccato, non sai cosa ti sei persa”, mi aveva detto, ma io sono stata felice così".

Se non avesse fatto la cantante, avrebbe lavorato in una fabbrica:

"Volevo fare la maestra d’asilo ma sarei finita sicuramente in una di quelle fabbriche d’abbigliamento, vista la tenacia di mia mamma, arrivando alla pensione lì. Certo, Osvaldo ci sarebbe stato comunque. Non ho dubbi, lo avrei incontrato senz’altro".

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