GIGI D’ALESSIO E I CINQUE CONCERTI IN PIAZZA PLEBISCITO: "ADESSO PRENDIAMOCI CURA DI NAPOLI. SUL PALCO CON ME ANCHE MIO FIGLIO. AMADEUS RIDIMENSIONATO? SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA"

È in gran forma Gigi D'Alessio e con il suo consueto buon umore si accinge ad affrontare una prova impegnativa: cinque giorni di concerti in piazza del Plebiscito a Napoli, il 26, 27, 28 maggio e il 2 e il 3 giugno. L'allestimento dei palchi e delle tribune è quasi completata. E anche la lista degli ospiti è pressoché pronta, e c'è molta attesa per il brano che eseguirà con Elodie. "La scaletta ha 60 brani - anticipa D'Alessio - sto andando al manicomio", aggiunge ridendo.   

Intanto si definiscono i contorni di Gigi - Uno come te, lo show di Rai 1 che sarà trasmesso giovedì primo giugno, in prime time, ad un anno esatto di distanza dal concerto precedente che celebrava i 30 anni di carriera dell'artista. Uno spettacolo nuovamente condiviso con molti amici che, stavolta, si tingerà ancora più di azzurro, grazie alla vittoria dello scudetto del Napoli. Ma questo è solo uno degli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi, 365 giorni che hanno visto nel nostro Paese e nel mondo, tanti avvenimenti: uno storico cambio di governo, la morte della regina Elisabetta II e la devastante inondazione in Emilia-Romagna. Mentre continua la guerra in Ucraina.

Tutto questo che sensazione le da?

"In effetti, quello che conta è andare avanti, noi serviamo proprio a questo: a distrarre dalla sofferenza. Perché lo spettacolo è una distrazione dalla sofferenza. Indubbiamente senza nascondere nulla, perché io farò sicuramente un omaggio all'Emilia-Romagna. La musica è questo, serve a regalare distrazione, due ore di sano e puro divertimento".

Poi questo per Napoli e per i napoletani è un anno straordinario.

"Prima Napoli era una fermata intermedia per raggiungere la meta, oggi è la meta, la destinazione finale per tante persone. C'è turismo e questi spettacoli pubblici fanno bene. Addirittura io ne faccio cinque in piazza del Plebiscito e credo sia un record assoluto. Già due era un record, e anche io mi meraviglio, ora addirittura cinque giorni... Poi la serie Mare fuori che è andata bene. Il Napoli che, ringraziando Dio, è andato bene. Forse Napoli, finalmente, sta ottenendo quello che ha sempre meritato.

Ed è anche un aiuto per sfatare tanti pregiudizi...

"Quando sento che il Napoli è l'unica squadra che ha i conti a posto e di solito il pregiudizio e il preconcetto dice sempre che noi napoletani siamo i peggiori, invece poi le cose non stanno così è motivo di grande orgoglio. La dobbiamo finire con questo stereotipo del "vai a Napoli, attento all'orologio" e "a Napoli sono tutti imbroglioni". Abbiamo dimostrato che a Napoli sappiamo fare i festeggiamenti. Al di là della bellezza, che non l'hanno fatta i napoletani. Noi siamo i fortunati che sono nati in questa città, come ce l'ha regalata il Signore. Però noi adesso siamo i manutentori di questa città e stiamo cercando di aiutarla a diventare ancora più bella. Noi dobbiamo prendercene cura per lasciarla ai nostri figli".

 

Tornando ai concerti, quest'anno saranno ben cinque, con molti ospiti e un appuntamento in tv.

"E voglio sottolineare che le persone hanno comprato tutti i biglietti per venire al mio concerto e vedere me, senza sapere nulla degli ospiti e della tv, poi sono io che faccio questo regalo ai miei fan. Ci saranno artisti di rilievo che renderanno ancora più magica quella serata (del primo giugno ndr) che noi registriamo in due riprese".

Tra gli ospiti sono stati annunciati Max Pezzali, Pio e Amedeo, Tananai, Serena Rossi, Geolier, Alessandro Siani, Clementino,  Alex Britti, Nino D'Angelo, Ciccio Merolla e un certo LDA (Luca D'Alessio, il figlio di Gigi ndr).

"Chi, lo spedizioniere? (ride). È giusto invitarlo e io l'ho invitato come ho fatto l'anno scorso. È un evento unico. Lui non viene in tour con me. In queste queste cinque date siamo nella città nostra e la gente me lo chiede e se lo aspetta. E io non voglio deludere nessuno".

Un bel motivo d'orgoglio...

"Ma che scherza? Meno male, soprattutto perché si sta costruendo piano piano da solo, mattoncino su mattoncino e credo che questo si sia capito: è tutta farina del suo sacco. Io, la cosa che ho fatto per lui è stato solo invitarlo a qualche mio spettacolo, tipo quello dell'anno scorso e quello di quest'anno".

E per quanto riguarda la scaletta?

"Sono 60 titoli, sto andando al manicomio.

Con Elodie cosa avete preparato?

"C'è una canzone, Una magica storia d'amore, che credo sia del '94 o del '95, che non cantavo da più di vent'anni. Me l'ha fatta ricordare lei, che l'ha inserita in un suo video. Ora l'abbiamo riarrangiata ed è una 'ficata'. Alle volte andare a pescare nel tuo orto non sempre è sbagliato. Mai avrei pensato di cantare questa canzone con lei".

Lei si prende un bel "rischio", non teme che Elodie le rubi la scena?

"Bene, io sono sempre stato un ottimo padrone di casa, perché quando invito le persone cerco di metterle a proprio agio e di dare importanza a loro. Questo, secondo me, dovrebbe fare un buon padrone di casa, non far venire depressione e fare sempre lui il protagonista. Per me è meraviglioso avere l'artista donna che oggi è la più forte d'Italia, che viene per cantare una mia canzone".

Che rapporti ci sono fra lei ed Elodie?

"Lei è sempre stata una mia fan. Ogni giorno mi manda una mia canzone e mi chiede: 'Posso cantare anche questa?'. Se le faccio vedere la mia chat è veramente qualcosa di bello. Questo è lo spirito della serata: Max Pezzali nel '94 venne a fare un concerto qua con gli 883 e mi invitò sul palco a cantare una mia canzone, io che ero conosciuto fino a Caianiello... Dopo 30 anni ripercorrere quei momenti è divertente. È una cosa bella farla con questi artisti. L'anno scorso c'erano Fiorello, Ramazzotti, Fiorella Mannoia, Alessandra Amoroso... È diventato un piccolo Festival di Sanremo a Napoli".

A proposito, prevede un ritorno sul palco dell'Ariston?

"Sanremo per me rimane la manifestazione più importante della musica italiana. Se hai un progetto devi andare tu artista a pregare per cercare di partecipare. Molte volte gli artisti si fanno un po' desiderare. E poi, devo dire che soprattutto con gli ultimi Sanremo di Amadeus, che ha portato una svolta, ha unito i mondi, cosa che è nata già con Baglioni, ma Amadeus ha messo proprio il sigillo su Sanremo e ha avuto ragione, perché quei cantanti sono tutti in classifica e le canzoni sono tutte hit. Amadeus ha fatto un lavoro di sdoganamento. Il suo grande merito è stato quello di portare i multiplatino in gara.

Ma lei ci va a Sanremo?

"Io adesso sono concentrato sulla parte live. Ma, mai dire mai. Se arriva una bella canzone, mi proporrò, la porterò ad ascoltare".

Con il cambio dei vertici Rai, si parlava di un ridimensionamento di Amadeus per il prossimo Festival, lei cosa ne pensa?

"Io la metto sulla metafora calcistica: squadra che vince non si cambia. Le persone vanno sostituite quando non fanno bene il proprio lavoro. E Amadeus ha fatto ascolti da paura. Ha portato tutti, ha dato rispetto e più lustro alla musica italiana. Prima eravamo tutti esterofili, volevamo sapere il nome dell'ospite straniero. Amadeus ha preso cantanti che hanno decine di dischi di platino e li ha portati in gara. Per me, lui è insostituibile".

Accennava al suo impegno live.

"Il primo luglio parte il mio tour, farò tutta l'Italia, si chiama Dove c'è il sole tour e chiuderò a Milano il 4 ottobre al Forum di Assago. Il cinque ho un aereo che mi porta in Canada per cinque concerti, poi ne avrò tre negli Stati Uniti".

E in Russia?

"No, niente Russia. Ci sono stato solo una volta nel 2016. Io non ho questo problema, ringraziando Dio"

2023-05-26T06:09:45Z dg43tfdfdgfd