La trasformazione è completa. Il tempo della vendetta è arrivato. Dimenticate il marinaio Edmond Dantès. Ora, al suo posto, c’è Il Conte di Montecristo.
Arriva stasera in tv alle 21.30 su Rai 1 – e in streaming anche su RaiPlay (dove è possibile vedere i primi episodi) – la seconda puntata della mega produzione Italia-Francia del capolavoro di Alexandre Dumas padre.
Quattro prime serate per raccontare una storia che, come dicono il regista premio Oscar Bille August e gli interpreti, è ambientata nel XVIII secolo, ma parla in maniera chiara al nostro presente.
Edmond si trasforma in Il Conte di Montecristo e la sua vendetta prende forma: stasera in tv la seconda puntata della serie di Rai 1 (foto ufficio stampa)
«Oggi siamo testimoni dell’istituzionalizzazione della vendetta e quindi siamo abituati a considerarla un elemento di contemporaneità. Per questo è universale ed è contemporaneo parlarne anche attraverso un romanzo storico», dice, infatti, Michele Riondino. Uno degli attori che fanno parte di questa serie corale.
«Per raccontare una storia efficace servono le persone giuste. Ho impiegato tanto impegno nella ricerca degli interpreti perfetti per permettermi di discostarmi da un approccio letterario ed essere il più infedele possibile», gli fa eco il regista, premio Oscar e Palma d’Oro per Pelle alla conquista del mondo (1987). «Mi spiego: il mio obiettivo era trovare una visione personale del racconto, allontanandomi dalla perfezione del testo originale per esplorare nuovi aspetti».
«Volevo mostrare una versione di Il Conte di Montecristo incentrata sulle relazioni personali e sulle inevitabili conseguenze che queste connessioni creano: un intreccio di vendetta, amore, pazienza e tragedia che riflette sentimenti attualissimi. Ho voluto dare un’interpretazione alla scelta della vendetta come risoluzione citando l’ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon. Dopo lo scandalo Watergate disse: “Non è così importante quanto ti possono umiliare, ma quando cominci a cercare la vendetta dentro di te che ti consuma”».
Michele Riondino è Jacopo, contrabbandiere italiano che, scampato dalle grinfie della polizia grazie a Edmond, lo aiuta a lasciare Marsiglia e ad approdare a Montecristo. In cambio, Edmond fa di lui il suo braccio destro (foto ufficio stampa)
Tornato a Marsiglia, Edmond (Sam Claflin) scopre che suo padre è morto e Mercedes (Ana Girardot), che ora vive a Parigi, ha sposato un altro. Senza più nulla da perdere, il giovane si unisce a Jacopo (Michele Riondino), un contrabbandiere italiano in fuga dalla polizia, e con lui salpa per Talamone. Da lì, è semplice fare rotta per Montecristo e trovare il tesoro che gli consentirà di trasformarsi nell’enigmatico conte di Montecristo e attuare la sua vendetta.
Con l’aiuto di Jacopo, Edmond rintraccia Caderousse (Jason Barnett), il locandiere che ha assistito al patto diabolico tra Danglars (Blake Ritson) e Fernand (Harry Taurasi): da questo momento, lavorerà per lui e raccoglierà informazioni sui due traditori e Villefort (Mikkel Boe Følsgaard), i tre uomini che lo hanno privato della libertà.
Albert d’Morcerf (Nicolas Maupas), figlio di Fernand e Mercedes, e il suo amico Franz d’Epinay (Bastien Fontaine-Oberto) in una scena di “Il Conte di Montecristo” (foto ufficio stampa)
Cinque anni dopo, Edmond si è trasformato nel conte di Montecristo e la sua vendetta sta prendendo forma. Caderousse, scopre che, molti anni prima, Villefort ha seppellito vivo il figlio illegittimo avuto con Hermine Danglars (Gabriella Pession) in una cassa nel giardino di una villa fuori Parigi. Benché Villefort non lo sappia, esiste una testimone del suo crimine: la levatrice. Nel frattempo, a Roma, il conte di Montecristo avvicina Albert d’Morcerf (Nicolas Maupas), figlio di Fernand e Mercedes, in vacanza con il suo amico Franz d’Epinay (Bastien Fontaine-Oberto), e mette in scena il rapimento del ragazzo grazie all’aiuto del brigante Vampa (Lino Guanciale).
Il suo intervento ridà la libertà ad Albert che, per gratitudine, invita il conte a fargli visita quando sarà a Parigi. Edmond riesce così a rincontrare i suoi nemici: Fernand è diventato un importante politico, Danglars un ricco banchiere e Villefort è il procuratore capo di Parigi. Nessuno riconosce nel conte Edmond Dantès. Anche se Mercedes, in sua presenza, prova uno strano disagio. Tutti e accettano il suo invito a cena nella nuova casa di campagna appena fuori Parigi, dove – con grande orrore di Villefort ed Hermine Danglars – racconta la storia di un neonato sepolto vivo in quella stessa proprietà.
Sam Claflin | Edmond Dantès – Il conte di Montecristo nella miniserie diretta da Bille August (foto ufficio stampa)