Sembra passata una vita ma, in realtà, sono solo 10 anni. Fino al 2015 il modo di fruire serie tv in Italia era legato o alle reti generaliste o ai pochi canali satellitari in abbonamento che, ogni anno, proponevano una scelta abbastanza ridotta e, soprattutto, legata ai tempi di messa in onda negli Stati Uniti.
Un modello di fare intrattenimento che all'estero era già cambiato nel 2007 quando Netflix, azienda esistente dal 1997 e che lavorava principalmente sul noleggio di VHS, cominciò a lanciare il suo servizio streaming diventato poi, negli anni, il suo business principale. Un progetto diventato poi una casa di produzione a tutti gli effetti che vanta candidature agli Oscar, agli Emmy e partecipazione alla maggior parte dei grandi Festival cinematografici e televisivi internazionali. Da essere una nazione “figlia della tv”, l'arrivo di Netflix ha portato ad un'importante rivoluzione riguardo la fruizione seriale in Italia. Le parole binge watching, plot twist e rewatch sono entrate nel vocabolario quotidiano degli italiani accorciando sempre di più la distanza tra spettatore e prodotto audiovisivo. Netflix ha portato nel nostro paese la serialità in streaming, un approccio che, in un decennio, ha cambiato totalmente il mercato dell'intrattenimento proponendo un'alternativa forte e dinamica alla tv.
Ancor prima di parlare di Netflix come un gigante capace di diventare una delle maggiori potenze al mondo di produzione cinematografica e televisiva (paragonabili a colossi come Warner Bros), bisogna comprendere come, anche dei singoli prodotti promossi in piattaforma, abbiano cambiato il modo di concepire la serialità. L'apertura all'internazionalità con serie tv non esclusivamente in lingua inglese, la creazione di nicchie interessante a generi specifici o, semplicemente, la voglia di investire su grandissime produzioni, sono solo alcuni motivi che hanno spinto Netflix ha puntare sempre più in alto e a realizzare prodotti capaci di scavalcando l'idea di essere solo intrattenimento diventando dei fenomeni di comunicazione di massa. Ma quali sono le serie tv che hanno sancito la “rivoluzione” di Netflix?
Il titolo da dove tutto è cominciato. Era il 2013 quando, per la prima volta, due grandi nomi del cinema come Kevin Spacey e il regista David Fincher iniziano a lavorare insieme per “House of Cards”. La storia dello spietato e cinico deputato Frank Underwood, affiancato dalla moglie Claire, fu uno dei primi esperimenti, più che riusciti, di realizzazione di un progetto seriale capace di puntare alla qualità e alla gravità narrativa di un qualsiasi thriller politico di alto livello realizzato per il cinema.
La produzione di Black Mirror non è mai stata semplice sia per l'ambizione del progetto che per i diversi cambi di distribuzione avuti nel corso degli anni. Partito come un serial realizzato per Endemol Shine Group, la produzione alla terza stagione passò a Netflix. Concepita come una serie antologica, mette al centro di ogni episodio problematiche che riguardano la modernità dal punto di vista storico e sociale. Uno dei temi più inflazionato è quello dell'introduzione delle nuove tecnologie e di come in un futuro distopico, non troppo lontano, queste potrebbero influenzare l'esistenza degli uomini.
Nel tempo in tantissimi hanno cercato di raccontare la storia del trafficante di droga più famoso al mondo. Pablo Escobar, per il cinema, è diventato una figura mitica che si è cercato molto spesso di raccontare sul grande schermo (uno degli ultimi nel 2017 con “Loving Pablo”) ma nessuno, probabilmente, ci è riuscito come in “Narcos”. Pedro Pascal e Boyd Holbrook sono due agenti delle autorità colombiane e della DEA che portano avanti una guerra al cartello della droga più potente al mondo. Narcos divenne un fenomeno di massa a livello globale, oltre ad essere una delle prime serie tv non totalmente in lingua inglese a ricevere ampissimi consensi in tutto il mondo.
“The Crown” è stato uno dei prodotti che ha aiutato di più il lancio di Netflix in Italia. La prima stagione fu realizzata nel 2016, diventando il prodotto di punta della piattaforma in tutto il mondo. Ciò che incuriosiva maggiormente era la possibilità di vedere la storia del reali inglesi, dall'incoronazione di Elisabetta II ai giorni nostri, cercando di dare un senso al valore politico e storico della monarchia svelando anche i tanti segreti irrisolti che la Royal Family, per anni, ha nascosto sotto il tappeto.
Sempre nel 2016, Netflix inizia a distribuire in tutto il mondo una delle colonne portanti del suo catalogo nonché uno dei prodotti più visti dell'intera piattaforma: “Stranger Things”. Creata da Matt e Ross Duffer, la serie è l'esempio più importante di capacità di mescolare i generi e realizzare serie tv in grado di conquistare pubblico di qualsiasi età nella maniera più trasversale possibile. Mescolando generi quali horror, fantascienza, dramma, giallo e storia di formazione, i creatori hanno realizzato un dramma investigativo dalle tinte horror e giallo che ad ogni stagione, cattura milioni di spettatori.
Se Narcos ha aperto le porte alla serialità internazionale con episodi che mischiavano inglese a spagnolo, “La casa di carta” ha dato il colpo decisivo. La serie tv di produzione spagnola e interamente parlata in lingua spagnola, all'epoca dell'uscita si piazzò al primo posto tra i prodotti più visti in piattaforma per mesi. La serie tv fu seguita da altre stagioni che non ebbero il successo dalla prima ma che tennero ugualmente alta l'attenzione degli spettatori.
Shonda Rhimes è sempre stata una sicurezza per il mondo delle serie tv. Una showrunner che, nel corso della sua lunga carriera, ha firmato la creazione e produzione di “Grey's Anatomy” e de “Le regole del delitto perfetto”. Sta di fatto che, ormai da tempo, si è guadagnata il soprannome di “Re Mida” delle serie tv. Questa teoria si è solamente confermata con l'uscita, nel 2020, della prima stagione di “Bridgerton”, dramma romantico in costume che segue le vicende amorose di una numerosa famiglia vittoriana composta da nove figli e di una misteriosa scrittrice che ne svela le avventure. L'impatto della serie sull'industria di Hollywood su enorme lanciando stelle come Jonathan Bailey e Regé-Jean Page.
Costumi di Halloween, programmi dedicati e una vera Korea-mania, sono state solo alcune delle conseguenze dell'arrivo di “Squid Game” su Netflix nel 2021. Oltre a confermare la volontà del servizio streaming ad aprirsi anche a prodotti internazionali, la serie è diventata, in pochissimo tempo, un fenomeno ingestibile. Il soggetto venne concepito nel 2008 cercando analizzare le grandi disparità socio-economiche esistenti in Corea e incarnandole in un gioco di ruolo dai risvolti mortali. Dopo anni, la prima produzione a rendersi disponibile a realizzarlo fu solo Netflix. Sul filone della vittoria agli Oscar del 2020 di Parasite, la serie diventò la più vista al mondo in quell'anno.
L'ultimo grande progetto di Netflix dell'ultimo periodo ad aver avuto una risonanza tale da poter travalicare il confine tra serie tv e prodotto di massa, è stato “Mercoledì”. Creata dalla mente di Tim Burton, gli episodi riprendono il celebre soggetto della famiglia Addams concentrandosi sulla figura della figlia, Mercoledì. Già prima dell'uscita degli episodi era diventato un piccolo caso: lo stesso regista e creatore aveva parlato della serie come il suo “dream project”. Le aspettative alte e la qualità superiore alla media della serie hanno reso la giovanissima protagonista Jenna Ortega, un' icona della piattaforma.
Non si può parlare dell'importanza che l'animazione per adulti ha avuto per Netflix. Non a caso, oltre a pochi casi isolati (Simpson, Griffin, ecc), la piattaforma è stata una delle prime a cercare di creare una propria nicchia di produzione di cartoni animati con tematiche poco adatte ai più piccoli. A spianare la strada a questo tipo di prodotti, che da sempre hanno molto successo, è stato “Bojack Horseman”. Nella sua originale idea di voler raccontare un mondo in cui gli umani convivono con animali antropomorfi, viene raccontato il tema del suicidio, dalla depressione e dell'alcolismo attraverso la storia di una ex star di sitcom anni '90 ormai estromessa dal mondo di Hollywood.
2025-10-16T14:44:38Z