BALLARE AIUTA A DIMAGRIRE: è COME UN ESERCIZIO FISICO ADATTO AD OGNI ETà

È poco importante quanto si è bravi a farlo perché, a qualunque livello, sembra aiutare a perdere peso e potrebbe essere un’altra leva per contrastare s in costante aumento in tutto il mondo. A patto che, come forma di esercizio aerobico, lo si faccia per almeno tre mesi prima di vedere i risultati. A questa conclusione è giunto un gruppo di ricercatori che si è chiesto se il ballo può essere un modo efficace per bruciare grasso e dimagrire. Ha, quindi, avviato una revisione della letteratura scientifica e pubblicato i risultati su Plos One: muoversi a ritmo di musica sembra avere un effetto significativo sul miglioramento della composizione e della morfologia corporea nelle persone con sovrappeso e obesità rispetto a coloro che conducono un normale stile di vita quotidiano.

I risultati

Gli studiosi hanno analizzato, da 10 indagini, 646 partecipanti in sovrappeso o obesi di circa 48 anni, divisi tra gruppo di controllo, la cui intensità di movimento rientrava nell’intervallo settimanale raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità di 150-300 minuti di esercizio, e gruppo di ballo. Qui la maggior parte delle sessioni - almeno sette forme di ballo differenti - ha avuto una frequenza di tre volte a settimana per una durata ciascuna di 40-60 minuti. Danzare, scrivono i ricercatori, ha apportato miglioramenti nella massa corporea, nella circonferenza vita e nella massa grassa.

È una vera verità

«Questi risultati suggeriscono come il ballo abbia insito in sé l’esercizio fisico e quindi possa essere considerato alla stregua di un’attività sportiva», spiega Francesco Landi, direttore del dipartimento Scienze Invecchiamento, Ortopediche e Reumatologiche della Fondazione Policlinico Universitario Irccs A. Gemelli di Roma. «Sovrappeso e obesità sono due dei fattori di rischio principali per le malattie cardiovascolari e quelle croniche e per una mancata longevità in buona salute. Il ballo ha il vantaggio di essere un’attività piacevole a ogni età e questo rende i partecipanti più propensi a non mollare perché si divertono. Consigliarlo come programma di perdita di peso può, quindi, essere un aiuto per insegnare a muoversi senza doversi dedicare alle attività canoniche spesso considerate, da chi non ama lo sport, noiose».

Benefici sulla salute

Equiparando il ballo a un’attività sportiva aerobica, i benefici sono gli stessi di chi va in bicicletta, di chi corre a passo più o meno veloce, di chi pratica la camminata o di chi nuota: «Migliore performance cardiovascolare, abbassamento della pressione e del colesterolo, riduzione del peso», aggiunge l’esperto. «Ovviamente samba e rock, per esempio, che si caratterizzano per un ritmo maggiore, equivalgono a una corsa più sostenuta mentre le danze lente, come il valzer, saranno simili a una passeggiata. Il ballo, calibrato a seconda dell’età, è un movimento a basso rischio di infortunio e va bene per contrastare la pigrizia dei più giovani e per stimolare gli anziani: a fare la differenza sarà l’intensità e la durata, da personalizzare, proprio come si fa quando il medico prescrive un farmaco tenendo conto degli anni e delle possibili comorbilità. Inoltre, favorisce la coordinazione e questo protegge dal rischio di caduta nella vita quotidiana. Per questo motivo può essere consigliato anche a chi soffre di Parkinson».

Un «personal trainer» della memoria

«Infine, ballare aiuta a socializzare, fa stare insieme agli altri, e questo si ripercuote anche sull’umore sia perché favorisce la produzione dei cosiddetti ormoni del benessere e della felicità sia perché permette di contrastare la solitudine, una minaccia molto sentita da chi è in là con gli anni», conclude Landi. «La musica è anche uno straordinario “personal trainer” della memoria. Ascoltare un brano può stimolare il ricordo di un evento e può agire positivamente, a livello cerebrale, sulla neurotrasmissione migliorando la performance cognitiva. Insomma, danzare fa bene ai muscoli e alla mente».

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