«SCUOTERSI CON ROCKSOPHIA». LA DIRETTRICE ARTISTICA ERCOLI SULLA RASSEGNA DI CIVITANOVA DEDICATA AL TEMA “MUOVERSI”

“La quadratura del cerchio” per l’anteprima della quarta edizione di Rocksophia a Civitanova Marche. Il festival curato da Popsophia, che quest’anno è dedicato al tema “Muoversi”, partirà ufficialmente alle 18 di oggi, giovedì 25 luglio, dal Lido Cluana, con la presentazione della nuova mostra visitabile con visori VR nella galleria virtuale e modulare MeGa, dal titolo, appunto, “La quadratura del cerchio”.

 

La mostra

«La mostra di Popsophia – spiega la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – anche quest’anno è una sfida che abbraccia i linguaggi dell’arte e della tecnologia. La galleriea virtuale dal 2021 arricchisce la nostra narrazione. Con i visori si potrà entrare nei solidi geometrici, muoversi dentro e fuori l’opera d’arte. “La quadratura del cerchio” diventa così il nostro tentativo di trafiggere il velo di Maya dell’arte contemporanea superando una volta per tutte la tirannia della tela e del reale ed esplorando le nuove infinite possibilità offerte dall’intelligenza artificiale». In serata, alle 21,15, arriva Alessandro Carnevale, conosciuto al pubblico del piccolo schermo per essere stato il professore d’arte de “Il Collegio”.

La concomitanza

Il festival partirà venerdì, in concomitanza con le Olimpiadi, e sarà dedicato al tema “muoversi”. «Quando abbiamo ideato Rocksophia - spiega Ercoli - siamo partiti dall’immagine della roccia di Magritte, un masso pesante, che fluttuava nell’aria leggero. Era il nostro ossimoro per raccontare, con nuovi linguaggi, il mondo della musica che, attraverso la vita degli interpreti e i testi delle canzoni, aveva saputo raccontare forse meglio di tanta filosofia, alcuni moti dell’animo». E sul rock aggiunge: «“Rock” significa anche “scuotersi”, è un movimento del corpo e dello spirito. Così abbiamo voluto seguire questa idea e tracciare un percorso nuovo per “Rocksophia”. “Muoversi” vuol dire esplorare la filosofia dello sport, il calcio come metafora di vita, ma anche la lotta come superamento dei propri limiti, fino all’automobile e alla ricerca della velocità attraverso il corpo potenziato dalla tecnica. Tutti temi al centro di questa edizione». Il festival, dopo l’anteprima, partirà insieme alle Olimpiadi.

«L’accensione della fiamma olimpica – sottolinea Ercoli – avviene in contemporanea con il primo spettacolo del nostro festival. Ci sarà un philoshow inedito dedicato allo spirito delle Olimpiadi, dalla tradizione dell’antica Olimpia ai giochi dell’età moderna, con le canzoni più belle che hanno accompagnato le grandi imprese sportive. La cura del corpo e la cura dell’anima sono inseparabili per gli antichi, del resto Platone, oltre che filosofo, era anche un agguerrito lottatore di pancrazio. Ne parleremo con Simone Regazzoni, un vecchio amico del festival, che incarna l’esempio di come filosofia e sport, mente e corpo, pensiero e sudore siano due facce della stessa medaglia».

Il rock ha accompagnato spesso le imprese sportive, come osserva Ercoli: «Gli atleti sono sempre stati oggetto di brani della musica rock e non solo. Tutto l’immaginario pop, dalla letteratura al cinema, racconta lo sport, la grande epica contemporanea». Esempi ce ne sono in De Gregori (“Il bandito e il campione” o “La leva calcistica del 68”, in Rocky III (“Eye of the tiger”), o ancora Bruce Springsteen (si pensi ai “Glory days”) che sarà omaggiato nell’ultima serata del festival.

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