ELISABETTA VILLAGGIO, DAL RAPPORTO CON IL PADRE ALLA CARRIERA DA REGISTA E SCRITTRICE: CHI è LA FIGLIA DEL COMICO GENOVESE OSPITE A DOMENICA IN

È domenica e come sempre torna il consueto appuntamento con Domenica In. In diretta dagli studi televisivi Fabrizio Frizzi di Roma, Mara Venier intervisterà personaggi del mondo dello spettacolo, tra musica, cinema e tv. Tra questi, presente oggi in studio anche Elisabetta Villaggio, la figlia del noto comico e attore genovese. Scopriamo ora insieme qualcosa sulla sua vita privata e sulla sua carriera.

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Elisabetta Villaggio, chi è

Figlia del comico e attore genovese Paolo Villaggio, Elisabetta Villaggio è nata nel 1959 dall’amore tra l’attore e Maura Albites, i quali hanno avuto anche un altro figlio, Pierfrancesco. Dopo la laurea in filosofia all'Università di Bologna, ha poi intrapreso gli studi in Cinema e Televisione a Los Angeles presso la USC (University of South California). Ha lavorato in televisione come assistente alla regia, regista, autrice e consulente per programmi Rai, Mediaset, La7. Ha realizzato due cortometraggi: uno dei due, «Taxi», è stato selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia. Elisabetta Villaggio è anche autrice di tantissimi libri, come «Marilyn: un intrigo dentro la morte», «Io sono Virginia», «Una vita bizzarra», «La mustang rossa» e «Fantozzi dietro le quinte. Oltre la Maschera. La vita (vera) di Paolo Villaggio».

 

Il rapporto con il padre

Intervistata al Corriere della Sera, Elisabetta ha parlato del rapporto con il padre: «Non è stato il papà che ti leggeva le favole prima di andare a dormire, né uno di quelli che ti accompagnava a scuola o veniva ai colloqui con gli insegnanti». La donna, che oggi ha 64 anni, ricorda che all'epoca della scuola si vergognava di avere un papà famoso, mentre i suoi professori lo adoravano: «Piaceva molto di più ai docenti. Tranne una prof delle medie, che lo considerava alla stregua di un pagliaccio». Per lei era «una persona normale, curioso, iperattivo, amava i viaggi, la compagnia degli amici».

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L'uscita del primo film

Il personaggio del Ragionieri Fantozzi, che rese celebre Paolo Villaggio, nacque prima con un libro, per poi passare un anno dopo sul grande schermo. E la figlia Elisabetta ricorda con precisione quel momento: «Papà scriveva queste strisce che uscivano settimanalmente sull’Europeo. E la Rizzoli, a un certo punto, gli commissionò il libro. L’estate prima di girare il primo film, in vacanza al mare, ci leggeva gli sketch per verificare che facessero ridere». Quanto all'uscita del primo film, era il marzo del 1975 e la proiezione avvenne al cinema in Piazza Barberini, nel cuore di Roma, Elisabetta racconta che suo padre, non appena si spensero le luci, uscì dalla sala e scappò via per essere sicuro di una cosa: «Appena si spensero le luci e iniziò la proiezione, mio padre scappò dalla sala portandosi via anche mio fratello e corse a prendere la macchina. Andò lontano dal centro storico. Raggiunse due sale, una a Piazza San Giovanni e un’altra ancora più in periferia. Era convinto, e aveva ragione, che il successo del film passasse attraverso il gradimento del popolo e voleva fare la prova di persona. Solo quando in entrambe le sale più periferiche assistette alle risate del pubblico, ecco, soltanto allora si calmò, riprese la macchina e tornò felice al Barberini».

 

La vita privata

Non abbiamo molte informazioni sulla vita privata e sentimentale di Elisabetta Villaggio. Non è noto se sia sposata, ma in passato ha spesso citato suo figlio. In particolare, in un’intervista concessa ad Il Napolista, ha raccontato della sua decisione di dare la giusta importanza al Natale in casa sua dopo la sua nascita: «Quando io e mio fratello eravamo piccoli, lo trascorrevamo dai nonni, mentre papà e mamma erano in crociera, dove spesso mio padre lavorava per intrattenere oppure viaggiavano con amici. Ma alla nonna le feste non interessavano, non si faceva nulla di speciale. Quando è nato mio figlio mi sono imposta e abbiamo cominciato a fare dei Natali come si deve».

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