MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, STAR AL LIDO TRA EROS E GUERRE. DA ANGELINA JOLIE A LADY GAGA, DA JUDE LAW A BANDERAS

VENEZIA - Il ritorno delle star (e toccherà agli uomini addetti al calendario fare in modo che alcuni neanche si incrocino, tipo Angelina Jolie e Brad Pitt). La durata dei film, sempre più lunghi, lunghissimi, anche due ore e mezza nella selezione ufficiale. Le coppie di registi, compresi fratelli e gemelli. Le serie che si impongono e sono sempre più di qualità (e qui si arriverà anche a otto ore di durata perché la novità è che saranno proiettate integralmente). L'erotismo: ci sarà tanto sesso, come mai si era visto nelle edizioni precedenti. Ma anche temi più sociali, come la condizione dei giovani, le famiglie, le difficoltà di essere padri. E ovviamente la guerra, con i due conflitti Russia-Ucraina e Israele-Palestina in primo piano. Perché il cinema, come ha detto il direttore Alberto Barbera, «non chiude gli occhi alla realtà». A Venezia 81 avevano chiesto di partecipare 4.200 tra lungo e cortometraggi, serie e documentari, un materiale che ha avuto bisogno di 9 mesi di lavoro per essere visionato, scartato, promosso dalla decina di selezionatori capeggiati da Alberto Barbera, la cui direzione in laguna è stata rinnovata dal nuovo presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco per altri due anni, fino a Venezia 83 compresa («E poter lavorare in assoluta libertà è un grande privilegio», l'ha ringraziato il direttore). Per undici giorni, dal 28 agosto al 7 settembre, il Lido di Venezia tornerà ad essere la capitale del cinema. Con una differenza rispetto a tutti gli altri festival perché, come ha sottolineato Buttafuoco, «Venezia garantisce la qualità artistica».

LA SELEZIONE

A Barbera sono servite due ore e tre quarti per presentare, nella sede dell'Archivio storico della Biennale ai Giardini, l'intero programma, dalla realtà virtuale di Venezia Immersive («Nessuna altra rassegna al mondo supera il nostro appuntamento veneziano») ai documentari di Venezia Classici (tra cui quello dedicato al regista padovano Carlo Mazzacurati nel decennale della morte) e all'intera rassegna di Orizzonti, fino alle proiezioni fuori concorso. E ci sarà davvero tanto da non perdere: il lavoro di Sergio Rubini su Giacomo Leopardi, gli otto episodi della serie di Joe Wright su Mussolini, ma anche i sette di Disclaimer di Alfonso Cuaròn ad alto tasso di erotismo. Fuori concorso il film autobiografico di Francesca Comencini sul rapporto con il padre Luigi Comencini. E poi l'atteso e da tempo pubblicizzato Wolfs di Jon Watts con Brad Pitt e George Clooney in un mix di adrenalina e ironia. Pure Marco Bellocchio con il cortometraggio Se posso permettermi capitolo II sul festival di cinema a Bobbio.

Quanto alla selezione ufficiale, Barbera l'ha asciugata: 21 film in concorso contro i 23 dell'anno scorso. Cinque gli italiani (l'anno scorso erano sei): Campo di battaglia di Gianni Amelio ambientato al fronte, durante la Prima Guerra Mondiale, con due medici divisi su tutto, con Alessandro Borghi e Gabriel Montesi; Vermiglio di Maura Delpero con Tommaso Ragno, «una vera e propria reincarnazione di Ermanno Olmi», così ha detto Barbera; Iddu dedicato al boss Matteo Messina Denaro, diretto dalla coppia Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con Toni Servillo e Elio Germano; Queer di Luca Guadagnino, adattamento del romanzo di William Burroughs, che si annuncia ad alto contenuto erotico, con Daniel Craig; Diva Futura di Giulia Steigerwalt dedicato alla fabbrica di sogni erotici di Riccardo Schicchi, con Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza e Tesa Litvan e Lidija Kordic nei panni di Cicciolina e Moana Pozzi. Cinque italiani in concorso che per il ministero della Cultura rappresentano, come ha detto il sottosegretario Lucia Borgonzoni, «forza e vivacità del nostro cinema».

I DIVI

L'apertura di Venezia 81 sarà scoppiettante, l'intero cast di Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton ha confermato la presenza sul red carpet e ai ragazzi interesserà vedere non solo Michael Keaton, Winona Rider e Monica Bellucci, quanto l'emergente Jenna Ortega. Fino all'anno scorso la prima settimana del festival era un ingorgo di star, stavolta il calendario diluirà le presenze. Anzi, la novità annunciata dal direttore della Mostra è che i giorni più caldi saranno quelli conclusivi del festival. I nomi? Tantissimi. Tilda Swinton, Julianne Moore, John Turturro con Pedro Almodóvar nel suo primo film girato in inglese. E poi Adrien Brody, Guy Pearce, e Felicity Jones con Brady Corbet, Daniel Craig e Jason Schwartzman con Luca Guadagnino. E ancora Jude Law, Angelina Jolie. E Joaquin Phoenix e Lady Gaga nel nuovo Joker di Phillips. Saranno serate con red carpet ad alto tasso di divismo: Nicole Kidman, Harris Dickinson, Antonio Banderas, Cate Blanchett, Kevin Kline, Sigourney Weaver. Con i ragazzini che impazziranno non solo per Jenna Ortega e Lady Gaga, ma anche per Drew Starkey ed Harris Dickinson.

LA LOGISTICA

Venezia 81, dal punto di vista della logistica, sarà come Venezia 80. E cioè le stesse misure di sicurezza («Un elemento ornai imprescindibile», ha detto Barbera) con i varchi agli ingressi della cittadella del cinema. Rinnovati gli appalti dei servizi, quasi tutti riconfermati, a partire dalla ristorazione, affidata per il 15° anno consecutivo allo chef trevigiano Tino Vettorello. Dal punto di vista delle sale, una sola novità: stante la lunga durata di molte proiezioni, per le repliche sarà utilizzato il multisala Astra del Lido con le sue due sale: «Per gli accreditati - ha puntualizzato Barbera - i mezzi pubblici saranno gratuiti, l'Astra è raggiungibile in pochi minuti».

I COSTI

La Mostra del cinema costerà complessivamente quasi 23 milioni di euro (17 milioni e mezzo più i costi generali), dei quali 13,5 coperti dal ministero della Cultura. Al resto la Biennale farà fronte con le sponsorizzazioni e la vendita dei biglietti.

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