DUA LIPA NON METTERà MAI NELLE CANZONI LA SUA VITA PRIVATA: “NON MI INTERESSA ATTIRARE COSì L’ATTENZIONE”

Per Dua Lipa i panni sporchi si lavano in casa, non in uno studio di registrazione. Hitmaker tra le regine del pop e giovane artista sulla bocca di tutti, ma in effetti della sua vita privata si sa poco, o meglio, dalle canzoni non si carpiscono dettagli. A quanto pare non è un caso, quella di tenere la sua vita privata a debita distanza dalla sua musica, bensì è una scelta che l’artista mantiene con attenzione.

Vita privata e musica: due mondi separati

In un’intervista con Anderson Cooper per 60 Minutes, la cantante ha spiegato la sua posizione. Evitare l’oversharing della vita privata, per cui invece molti cantanti optano, è qualcosa che per Dua Lipa è più che spontaneo: “Lo trattengo naturalmente. Alcune persone sono così spietate con la propria vita privata che decidono di mettere tutto in una canzone perché sanno che attirerà l’attenzione della gente“, spiega Dua Lipa. La musica, il canto e le performance sono effettivamente la vita della cantante, ma questo non significa che lei sia disposta a unire vita privata e la sua più grande passione. “Per me è sempre stato importante fare musica che la gente amasse davvero, non per far esplodere qualcuno e non per ottenere più stream a spese di altri”. Insomma, musica che interessa veramente per quello che è, e che non viene ascoltata per carpire dettagli intriganti della vita della cantante o magari cogliere frecciatine rivolte a chi le sta intorno.

La musica dance, per Dua Lipa un mondo difficile per le donne

Nella stessa intervista ricorda anche il grande successo ottenuto con il suo album Future Nostalgia, uscito nel 2020 e finito per essere non la colonna sonora delle serate nelle discoteche di tutto il mondo, ma quella della quarantena, incoronandola “Quarantine Queen”. “Non è finita per essere l’esperienza del night club, ma è finita per essere le feste da ballo in cucina, la colonna sonora degli allenamenti delle persone a casa, per mantenerle sane di mente durante quel periodo”, ha commentato l’artista. Poi conclude l’intervista con una critica al settore in cui opera. A parere suo, infatti, le artiste donne che si occupano di musica dance vengono stigmatizzate. “Se sei un’artista ti trovi sempre di fronte a una sorta di rifiuto se non suoni una chitarra o magari un pianoforte”. Secondo l’artista, la donna che fa musica dance finirà per essere sempre criticata, dalle performance “troppo elaborate”, all’accusa, che nel suo caso non reggerebbe mai, di non saper cantare. Resta il fatto che sia lei che la sua musica sono senza dubbio amate in tutto il mondo e questo amore verrà probabilmente dimostrato concretamente nei prossimi giorni, quando apriranno le vendite dei i biglietti del suo tour 2025, che farà tappa anche agli I-Days di Milano il prossimo 7 giugno e i cui biglietti saranno acquistabili a partire dal 19 settembre.

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